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immagini R.Orecchia

Cenni Storici di Antignano

Antignano si trova a circa dieci chilometri dalla città di Asti, sulla strada provinciale Asti – Govone, ad un’altitudine di 260 metri (s.l.m.).Il paese è situato sulla sponda sinistra del fiume Tanaro ed è composto dal concentrico e dalle frazioni Gonella e Perosini.
L’origine romana di Antignano si fa risalire agli anni 223 a.C. – 563 d.C., anno in cui il territorio fu occupato dai Longobardi; ritroviamo, infatti, il nome “Antonianum” nelle carte dell’archivio capitolare di Asti anteriori all’anno 1000, dando perciò quasi certa la sua origine di colonia romana stabilitasi nell’Astese in seguito alla conquista sulla Gallia Cisalpina. A questo proposito, si possono citare come testimonianza alcuni ritrovamenti di piccoli vasi e monete romani nel territorio del Comune.
L’abitato conserva ancora le fattezze dell’antico nucleo e, in un muraglione che si incontra sulla sinistra salendo verso la piazza principale del concentrico, le tracce dell’antico castello, già proprietà dei Vescovi e del Comune di Asti al quale passò nel 1159.
E fu proprio in tale data che Federico Barbarossa confermò il proprio dominio sulla zona, tanto è vero, racconta il cronista dell’epoca Radevico, che il Barbarossa celebrò proprio nel castello di Antignano la festa della purificazione. Il castello fu poi distrutto dal medesimo cinque anni più tardi.
Agli inizi del 1200, fu conquistato da Manfredi II Lancia e in seguito, venne nuovamente distrutto durante la guerra tra gli astigiani e Tommaso I di Savoia.
Questi due tristi avvenimenti ci inducono a pensare che il paese avesse a quell’epoca una notevole importanza strategica.
Tornato successivamente sotto la giurisdizione astese, il fortilizio venne concesso in feudo ai De Antegnano, nobile famiglia originaria di Asti.
Nel 1387, venne dato in feudo a Valentina Visconti sposa di Luigi d’Orléans e quindi passò sotto il dominio francese.
Grazie al coraggio dei suoi abitanti, nel 1419, resistette ai ripetuti assalti delle truppe del capitano di ventura Giovanni Turco.
Con il dominio dei Savoia, nei primi anni del 1600, Antignano venne infeudato prima ai Berlinghieri e poi ai Malabaila fino al 1797, e cioè fino a quando un regio editto aboliva tutti i privilegi feudali.
Da quell’epoca, il Comune di Antignano ha seguito le sorti di tutti gli altri Comuni, conservando però alcuni vantaggi, legati ancora alle transazioni effettuate dal Conte Malabaila ed il Comune stesso in merito alla caccia, alla pesca, al forno, ai molini che sorgevano lungo il fiume in località Premes.
A conclusione di questi brevi cenni storici, una piccola curiosità: fino al 26 novembre 1880 il territorio del Comune comprendeva anche la frazione Saracchi passata in tale data al paese limitrofo di San Martino Alfieri. In questa frazione, il 18 maggio 1846, nasceva Francesca Armosino che, assunta come balia nella dimora di Caprera di Giuseppe Garibaldi nel 1865, ne divenne terza ed ultima moglie dopo l’annullamento del vincolo matrimoniale tra Garibaldi e la marchesina Raimondi del 1880, dando alla luce gli ultimi tre figli dell’Eroe dei Due Mondi, Clelia, Rosa e Manlio. Nell’ottobre dello stesso anno la famiglia soggiornò per un breve periodo ai Saracchi accolta trionfalmente da autorità e popolazione.

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