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dal 1159 - il dominio di Federico BARBAROSSA-

 
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L’abitato conserva ancora le fattezze dell’antico nucleo e, in un muraglione che si incontra sulla sinistra salendo verso la piazza principale del concentrico, le tracce dell’antico castello, già proprietà dei Vescovi e del Comune di Asti al quale passò nel 1159.
E fu proprio in tale data che Federico Barbarossa confermò il proprio dominio sulla zona, tanto è vero, racconta il cronista dell’epoca Radevico, che il Barbarossa celebrò proprio nel castello di Antignano la festa della purificazione. Il castello fu poi distrutto dal medesimo cinque anni più tardi.
Agli inizi del 1200, fu conquistato da Manfredi II Lancia e in seguito, venne nuovamente distrutto durante la guerra tra gli astigiani e Tommaso I di Savoia.
Questi due tristi avvenimenti ci inducono a pensare che il paese avesse a quell’epoca una notevole importanza strategica.
Tornato successivamente sotto la giurisdizione astese, il fortilizio venne concesso in feudo ai De Antegnano, nobile famiglia originaria di Asti.
Nel 1387, venne dato in feudo a Valentina Visconti sposa di Luigi d’Orléans e quindi passò sotto il dominio francese.
Grazie al coraggio dei suoi abitanti, nel 1419, resistette ai ripetuti assalti delle truppe del capitano di ventura Giovanni Turco.
Con il dominio dei Savoia, nei primi anni del 1600, Antignano venne infeudato prima ai Berlinghieri e poi ai Malabaila fino al 1797, e cioè fino a quando un regio editto aboliva tutti i privilegi feudali.
Il castello esisteva ancora nel 1618: nel 1739, si trovava però già in una situazione di ammaloramento e non compaiono altre testimonianze oltre a quelle riguardanti resti e rovine dello stesso e del sito. Per il feudatario vi era un palazzotto che ancora resiste, anche se rimaneggiato, e serve come dimora ad una famiglia del paese.

 
 

 

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