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            E’ un gruppo 
              musical – canterino sorto spontaneamente alcuni anni fa ad 
              iniziativa di alcuni residenti di Antignano d’ASTI, non più 
              giovanissimi, che nei loro incontri e nelle lunghissime conseguenti 
              chiacchierate rinverdivano ricordi di vecchie tradizioni dimenticate 
              o ripercorrevano fatti di epoca più recente visti o vissuti. 
              Si scoprì l’enorme bagaglio delle memorie: dagli avvenimenti 
              che scandivano la vita di tutti i giorni, alle usanze dimenticate, 
              ai canti non più cantati, ma soprattutto si rese evidente, 
              quasi fosse cosa nuova, la voglia e il piacere di stare insieme 
              e il desiderio di fare partecipi anche altri delle proprie conoscenze 
              e curiosità. 
              L’idea della divulgazione prese corpo: il gruppo si costituì, 
              non senza qualche difficoltà, e oggi si compone di una ventina 
              di elementi: “sonadur” di provata bravura – alcuni 
              sono componenti stabili di bande musicali – e “cantor”, 
              coro misto trascinato e sostenuto da alcune voci di particolare 
              spicco, con l’innesto, talvolta, di voci narranti. Direttore 
              musicale del complesso il Maestro fisarmonicista Antonio Binelli. 
              Si persegue un solo intento: quello di recuperare il patrimonio 
              culturale della tradizione contadina riproponendone racconti e poesie, 
              musiche e canti e riprendendo vecchie simpatiche usanze come “Canté 
              j’euv” e “Sfojé la melia”. 
              “Allegra brigata”: nell’allegria soprattutto lo 
              spirito del gruppo, forse un po’ retrò; certamente 
              entusiasmo d’altri tempi, di gente semplice che conosce il 
              buonumore, la gioia delle piccole cose e apprezza l’amicizia, 
              il piacere della compagnia, di una buona bevuta dell’onesto 
              vino della propria terra, di una bella cantata e perché no 
              di uno spericolato ballo sull’aia. 
              “Allegra brigata”: un invito a essere sereni.   | 
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